Praticamente Impossibile

5 Gennaio 2019

Praticamente Impossibile

La probabilità di vincere al Superenalotto è 1 su 622 614 630. Per chi non avesse dimestichezza coi numeri, si tratta di una quantità davvero piccola. Molto piccola. Tuttavia, non è zero, quindi il fortunato evento non è impossibile. Per capire quanto sia piccola si potrebbe riflettere sul fatto che ogni biglietto è lungo circa 20cm: mettendo 622 614 630 biglietti adagiati a terra uno di fianco all’altro, otterremmo una estensione di circa 125 000 Km o, se preferite, 3 volte il giro della Terra. Immaginate quindi di camminare accanto a questa sterminata distesa di schedine, di fermarvi quando più vi aggrada, chinarvi e raccoglierne una a caso… sperate veramente che sia quella vincente? Non so se vi aiuta, ma considerate che con una passeggiata normale, compiendo cioè circa un metro al secondo, dovreste camminare per quasi 4 anni senza mai fermarvi prima di arrivare alla fine della distesa di bigliettini gialli… Senza. Mai. Fermarvi.

Però si gioca nella speranza di vincere, perché ci si concentra non sui casi possibili ma su quelli favorevoli! “Quel 1 potrei essere io!”: è questo il pensiero che avvolge il giocatore, che lo riempie e che lo spinge a grattare, grattare, grattare. “Perché qualcuno ha vinto, poche settimane fa. Oggi potrei essere io, quel qualcuno”. Ed è qui l’errore. Il fatto che qualcosa sia successa a qualcuno, non vuol dire che ricapiti. O, peggio, che capiti proprio a noi.

24 luglio 2009: Leif Olson vinse un’automobile facendo buca con un colpo solo… ma di sponda! La sua pallina, che sarebbe arrivata molto lontano dalla bandierina, deviò in buca dopo aver colpito la pallina di un altro giocatore (Kris Blanks) atterrata sul green poco prima. Il 18 agosto del 1913 in una roulette del casinò di Montecarlo uscirono 26 neri consecutivamente. Evento che fruttò al casinò qualche milione di franchi. 24 marzo 2001: Randy Johnson, durante il settimo inning di una partita a baseball della Major League, colpì un piccione durante un lancio a 100Km/h, polverizzandolo! Roy Sallivan, nell’arco di circa 35 anni, è stato colpito 7 volte da 7 fulmini. Questi sono solo alcuni esempi di eventi realmente avvenuti che non ci aspetteremmo mai di vivere o rivedere.

YouTube video

Ma con il Superenalotto è diverso. Perché regolarmente qualcuno vince. E capita sempre quando il montepremi cresce davvero. In merito, spesso, si spendono poi le ipotesi più fantasiose. Ipotesi che ruotano sempre attorno all’idea che ci sia dietro un controllo remoto, un “Grande fratello” che guida le vincite… Ma la spiegazione è più semplice di quanto si pensi: al crescere del montepremi cresce la febbre del gioco e, di pari passo, il numero di sestine giocate… e per il teorema dei grandi numeri qualcuno vincerà. Prima o poi. L’errore è pensare che quel qualcuno saremo noi. Noi siamo uno, gli altri milioni. Capiterà, ma a qualcun altro. Che la fortuna scelga noi e non uno qualsiasi di quei milioni è solo una possibilità… praticamente impossibile.

__

Vi siete già iscritti al Blog? Avrete notato che il mio sito è privo di pubblicità?! Cosa aspettate ad iscrivervi? Io non vedo neppure la vostra mail, semplicemente il 5 di ogni mese vi arriverà un messaggio per ricordarvi che è uscito il nuovo articolo! Quello che cerco è un confronto: se quindi condividerete o commenterete, per me, sarà soltanto un regalo.
…e stessa cosa per il canale youtube… vi aspetto!

__

Il presente articolo è stato pubblicato sulla rubrica “Fisica? Un gioco.” – Sapere, febbraio 2017 – ed. Dedalo.

Per chi fosse interessato, sullo stesso tema e per lo stesso editore, ho pubblicato praticamente un anno fa La legge del perdente: un libro pensato per chi ama la matematica o per chi ne ha paura, per insegnanti o per discenti, per chi è ammalato di gioco d’azzardo o semplicemente per chi vorrebbe saperne di più. un libro per tutti, insomma: rigoroso e divertente al contempo.

Sempre sul tema ho pronta anche una conferenza-spettacolo e un corso di aggiornamento per docenti. In attesa però potete guardare questo video divulgativo

1 commento

  • Giuseppe Parisi

    Sono d’accordo ma gli influenzatori con un semplice marketing emozionale colpiscono i più deboli, le deprivazione culturali, affettive ecognitive avanzano per la gioa dei dominatori parola di liberale. I mezzi di comunicazione sono sottomessi a potenti che pensano solo ad arricchirsi abbrutendo la popolazione. Fabrizio Corona guadagna molto di più, in nero nosn solo di Maurizio Corona ma di Roberto Bolle ….aimè lasso.

Lascia il tuo commento