Gentiluomini si diventa
5 Febbraio 2017

Gentiluomini si diventa
Tra poco riporteremo in scena un lavoro teatrale a cui tengo molto. Alcuni amici mi hanno chiesto come sia nato. Questa la risposta, dal prossimo mese si torna a parlare di Fisica, promesso.
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Quando decisi di fare della divulgazione un mestiere, per completare la mia formazione mi iscrissi alla Scuola di Teatro Colli di Bologna. In quel periodo mi svegliavo la mattina alle 6:30 per recarmi subito a scuola (se arrivi in centro a Bologna dopo le 7:30 è impossibile parcheggiare non a pagamento…). Anche se le lezioni iniziavano regolarmente per le 8 e terminavano massimo alle 14, restavo in istituto o nei paraggi sino alle 18 per la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti, la gestione delle pratiche burocratiche, … per poi recarmi all’accademia per seguire i diversi corsi. Dalle 18 alle 23. A volte sino a mezzanotte. Finito tornavo a casa per dormire le mie 6, 7 ore massimo e ricominciare. Dal lunedì al venerdì. Sabato e domenica conferenze e spettacoli. Per due anni. È stato un periodo faticosissimo, intenso e … bellissimo!
Quando ti riempi la vita di cose belle è facile farle e la fatica è un problema relativo … poi arriva il momento in cui il tuo fisico dice “basta!”, ti viene la febbre alta per una settimana ed hai finalmente il tempo per riposarti!
In quegli anni mi sono fatto più di un periodo KO, ma ho anche appreso una miriade di cose che ora uso e riuso continuamente, ho imparato a vivere un mondo nuovo, ma soprattutto ho conosciuto tantissime persone interessanti. Tra queste Alessandra Cortesi, l’insegnante di Movimento Espressivo. Una professionista appassionata, preparatissima ed attenta: importante per la mia formazione teatrale ma anche come esempio di docente, è oggi anche un’amica.
Tre anni dopo il mio diploma teatrale gliel’ho buttata lì quasi senza pensare: “vorrei lavorare ancora con te”. Non mi importava su cosa e neppure l’andare davvero in scena, ciò che mi interessava era il percorso. Forte è in lei l’arte maieutica: quando si prepara un nuovo lavoro il clima che crea permette all’attore di esprimersi ma al tempo stesso di crescere. Il copione si determina attraverso improvvisazioni che lei stessa guida, ripropone, aggiusta, che si mescolano con sue suggestioni e nostri scritti o proposte e… ed è bellissimo.
Per chi non fosse avvezzo al lavoro teatrale, non è certo questo l’unico modo di preparare uno spettacolo. Ma è quello che di gran lunga preferisco e che oggi cerco di riproporre a scuola, quando seguo i corsi di teatro negli istituti in cui insegno: non solo permette di esprimersi e di crescere, ma gli spettacoli che ne nascono sono sempre fortemente diversi, dipendenti dagli attori che li recitano molto più che con una regia tradizionale anche quando si lavora su un copione già scritto.
Così, trovati altri due compagni di viaggio, Alberto Pullini e Luca Comastri, due attori talentuosissimi anche se estremamente diversi e, soprattutto, estremamente professionali (ci tengo a sottolinearlo: due veri professionisti. È raro trovarne), abbiamo cominciato a lavorare su un progetto di Alessandra: parlare di uomini alle donne. Parlare di cosa vuol dire essere bambini, delle difficoltà che si incontrano nel crescere, della fatica che si fa nel diventare Uomini. E dopo sei mesi di intenso lavoro è nato Gentlemen.
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Con queste poche righe, mi perdonerete, volevo non solo rendervi partecipi di un viaggio che ho avuto la fortuna di fare e presentarvi i miei compagni di avventura, ma visto che, nonostante avessimo cominciato a lavorare senza mire particolari, è nato un lavoro di qualità e divertentissimo da recitare (per la miriade di “appuntamenti” che dobbiamo rispettare e per la varietà di tecniche e registri che si mischiano) mi piacerebbe lo vedeste…
I prossimi appuntamenti sono l’11 febbraio dentro la rassegna Binaria all’Auditorium Spazio Binario di Zola Predosa e il 22 febbraio dentro la rassegna Teatrix-adulti presso il Piccolo Teatro San Francesco da Paola a Reggio Emilia, sempre alle 21. Altri non ce ne sono, per ora, ma non si sa mai (nel bene e nel male). …quindi spero di vedervi.
…e il prossimo mese si torna a parlare di Fisica, giuro!
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2 commenti
Stefania Di Falco
Siete stati a casa a vedere Sanremo facendo i soliti commenti sugli abiti, su quanto sia banale la tal canzone sperando in una stecca… beh! Avete proprio fatto male perché in quel di Zola Predosa c’era uno spettacolo MERAVIGLIOSO. Almeno annotatevelo e quando ci sarà, da qualche parte, prenotate subito. Avrete la certezza di trascorrere tempo di qualità! GENTLEMEN 11 febbraio 2017
federico benuzzi
eh… avessi potuto io restare a casa a guarda Sanremo… beati loro! ;-P
grazie! troppo buona! alla prossima…